Il mito il viaggio la passione. Alessandro La Motta
Catalogo d'arte
Cliente: Alessandro La Motta
Anno: 2014
Per un artista come Alessandro La Motta, che lavora sull'archetipo delle forme, sulle radici iconiche del volto, del corpo e dell'architettura, allestire una mostra entro un museo di archeologia appare come un destino naturale.
La ieratica e interrogativa forza delle teste, il chiaroscuro scabro dei busti e la determinazione pittorica delle sue composizioni hanno a che fare con la terra scavata, con la ruvida materia della storia.
Segni fendenti di carbone o veloci gesti del pennello marcano le forme auliche della scultura antica quasi dovessero prepararsi ad una scena da teatro. Come se la lontananza millenaria dalla quale ci giungono quelle immagini avesse bisogno di un rinforzo dei caratteri fisici, per non svanire alla prospettiva dei nostri occhi. L'intento così non si riduce all'atto di citazione di un testo classico, ma finisce per trasformare in maschera lo sguardo cavo e cieco delle sculture.
Uno sguardo frontale che attraverso le ferite del marmo, nelle guance sbrecciate, nelle lacune rovinose dei corpi statuali, ci parla della capacità stoica un'arte a sopportare i dolori e le offese del tempo. Questo sembra essere il tema centrale di una mostra che raccoglie il ciclo più recente e intenso di opere pittoriche.